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Tutto è incominciato il 7 marzo, data della visita per lo screening della mammella. L’attesa del referto mi rendeva tranquilla, in quanto avevo eseguito 6 mesi prima come di routine la mammografia e l’ecografia. Invece a metà mese poco dopo il mio cinquantesimo compleanno fui contattata dal centro di Bulgarograsso per eseguire un ulteriore controllo: avevano trovato un nodulo di un centimetro. Nei primi giorni non mi rendevo conto poi la conferma del medico di base. Inizia un susseguirsi di visite stressanti e preoccupanti: la prima allo I.E.O.
Un giorno sono giunta al 5 piano... mi sono sentita, all'inizio, un'estranea... tutte si conoscevano e si parlavano come donnette sedute, a contarsela su, sulla panchina di un parco. Una voce gentile con tono soave mi ha chiesto: "Vuoi il buono pasto?" e io ho subito capito che qui è diverso... qui ti coccolano... ti offrono le caramelle proprio come si fa con i bambini... non sei un numero... c'è qualcosa di più grande...
Trascrizione della testimonianza del dott. Riccardo Roesel in occasione del convegno dello scorso 16 ottobre "Coral-mente"
«L’incontro di questa sera è un incontro sulla SPERANZA. Ma quale speranza? Quale speranza vogliamo proporre? Nella storia dell’uomo la parola speranza, senz’altro una virtù, ha assunto significati diversi.
Quando senti parlare di cancro, pensi che a te non possa succedere. Invece è proprio successo. Quando mi è stato diagnosticato un carcinoma al seno il mondo mi è crollato addosso... è come se la mia vita si fosse fermata. Ma non puoi piangerti addosso e far sì che il male abbia vinto su di te, devi cercare di trovare la forza di reagire e di sconfiggerlo.
Di seguito riportiamo il contributo testimoniale della nostra presidentessa Olga Trombetta Ceriani in occasione del convegno "Coral-mente" del 16 ottobre scorso.
Nel 2012 mi sono accorta di avere una rientranza al seno destro. Dopo un primo momento di smarrimento, ho cercato di reagire. Ho fatto subito mammografia ed ecografia che hanno confermato i miei dubbi. La dottoressa mi disse che si trattava di un carcinoma mammario, poi confermato dall'esito dell'ago aspirato.
"I am not what happened to me. I am what I choose to become" che traducendo mooolto liberamente rivendica il diritto di scegliere che tipo di persona saremo nel futuro, togliendo potere agli eventi -anche negativi - della vita.
Ormai è passato un anno, anzi, se faccio bene, i conti anche più di un anno.
Un anno in cui un tornado si è abbattuto su di me sradicando la mia vita normale di donna di quaranta (e qualcosa) anni, con due figli un marito e un lavoro. Pienamente soddisfatta e realizzata.
Il 13 maggio 2001 iniziai ad avere dolori e piccoli problemi al braccio destro e per circa 3 mesi presi antinfiammatori e antibiotici, senza però risultato.
Poi il 12 settembre 2001 il verdetto: un nodulo maligno al seno destro.
Io sono una donna positiva, ma questa diagnosi mi fece paura… pensai subito a mio marito e alle nostre bambine di 11, 8 e 5 anni. Siamo sempre stati uniti, ma ora io dovrò entrare in ospedale ogni ventuno giorni e restare ricoverata tre giorni per sei cicli di chemioterapia.
Olga Trombetta Ceriani è la presidentessa di Noisempredonne. Dopo numerosi interventi ha voluto fondare questa associazione per aiutare chi è ora nella sua precedente situazione.
Carla Merga è la vicepresidentessa di Noisempredonne, ma prima di tutto è una donna che ha saputo affrontare il male. Grazie al suo operato come volontaria oggi molti malati riescono a confrontarsi e a sapere che non sono soli. Ci ha mandato questa sua lettera-testimonianza, che vuole essere la storia della sua esperienza con il dolore, ma, soprattutto, la "nuova vita", dopo l'intervento. Leggiamo, ora, quello che ci scrive: